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katia giuliani

KATIA GIULIANI - visual artist and performer

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Nabulia (Yes, you are here)
May
17
to May 23

Nabulia (Yes, you are here)

  • Fri, May 17, 2024 6:00 PM 18:00 Thu, May 23, 2024 8:00 PM 20:00
  • Il Conventino Caffè letterario (map)
  • Google Calendar ICS

Katia Giuliani

con Lisa Gilardino e Giulia Traversi

Opening: Venerdì 17 Maggio ore 18-23

Fino a Giovedì 23 Maggio con orario di apertura dalle 16 alle 20 alla presenza dell’artista o su appuntamento via mail: kg.katiagiuliani@gmail.com

NABULIA è prima di tutto un viaggio, uno di quelli senza fine e senza inizio, poi anche un luogo tangibile, maledettamente fisico e in continua mutazione. È il nome di una stella scoperta per la prima volta durante un’eclissi di luna, una specie rarissima di cetaceo avvistata nel Rio delle Amazzoni, una ricetta segreta e succulenta tipica di Santo Spirito, il nome in codice di una banda di fumettiste attivistə trans femministe e un’erba magica dei monti pistoiesi.

ENG

NABULIA is first of all a journey, one of those without end and without beginning, but also a tangible place, damned physical and constantly changing. It is also the name of a star discovered for the first time during a lunar eclipse, a very rare species of cetacean spotted in the Amazon River, a secret and succulent recipe typical of Santo Spirito, the code name of a gang of trans activist cartoonists feminists and a magical herb from the Pistoia mountains.

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Stop Making Sense
Feb
4
9:00 PM21:00

Stop Making Sense

  • Saturday, February 4, 2023
  • 9:00 PM 10:00 PM 21:00 22:00
  • Spazio Kor (map)
  • Google Calendar ICS

60 minutes of nonsense in 3 acts + 1

Il vuoto di senso è una malattia che dilaga incontrollabile nella nostra società. Ogni volta che abbiamo a che fare con un accadimento, ci perdiamo nel cercare giustificazioni, contenuti, principi; desideriamo restare ancorati a ciò che per noi ha valore e soffriamo quando l’inevitabile processo di cambiamento della vita ce ne separa. Stop Making Sense è un appello che rivolgo a me stessa e allo spettatore, un tentativo di guarigione e un grido di libertà dai significati, un invito e un esercizio alla presenza tradotto in una successione di atti senza senso, senza un motivo, senza un perché, senza uno scopo, a parte quello dove non vi è nulla da capire, da raggiungere o da realizzare.

The void of meaning is a disease that spreads uncontrollably in our society. Every time we deal with an event, we get lost trying to create justifications, contents, principles; we want to remain attached to what is important for us and we often suffer when the inevitable process of life separates us from those things which we value. Stop Making Sense is a call to myself and to the viewer, an attempt at healing and a shout for freedom from meanings, an invitation and an exercise to the present moment translated into a succession of acts with no sense, with no reason, with no purpose, apart from the one where there is nothing to attain or realize.

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Pagubi
Jan
21
to Feb 5

Pagubi

  • Sat, Jan 21, 2023 9:00 AM 09:00 Sun, Feb 5, 2023 8:00 PM 20:00
  • asti (map)
  • Google Calendar ICS

Annunci pubblici / Installazione urbana

Si tratta dell’atto “+1” di Stop Making Sense, una sorta di fase preparatoria che introduce la performance programmata per il 4 febbraio a Spazio Kor. L’installazione prevede 20 “annunci” stampati su manifesti di grande formato posti in diversi punti della città. Un Pagubo non può essere capito in termini convenzionali, al contrario richiede il totale annullamento dalle modalità ordinarie di comprensione cui siamo abituati, l’azzeramento del giudizio e della logica, la liberazione dai nostri schemi e condizionamenti. Non esiste una realtà universale, ma la “nostra” realtà, non esiste giusto o sbagliato, buono o cattivo. Il Pagubo si legge (e si scrive) così com’è, come un atto liberatorio, evitando che la mente lo plasmi in qualcosa di definito.

ENG:

It’s the "+1" act of Stop Making Sense, a sort of preparatory phase that introduces the performance on February 4 at Spazio Kor. The installation includes 20 "advertisements" printed on large-format posters placed in different parts of the city. A Pagubo cannot be understood in conventional terms, on the contrary it requires total cancellation from the ordinary ways of understanding we are used to, the zeroing of logic and judgment, the liberation from our schemes and conditioning. There is no an universal reality, but “our” reality, there is no right or wrong, good or bad. The Pagubo can be read (and written) as it is, as a liberating act, preventing the mind from molding it into something defined.

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499
Jan
15
12:00 PM12:00

499

  • Sunday, January 15, 2023
  • 12:00 PM 3:00 PM 12:00 15:00
  • Asti (map)
  • Google Calendar ICS

Azione urbana itinerante

Un’azione di natura nomade che prende forma nello stesso momento in cui viene compiuta e che si svolge per un tempo indefinito per le strade della città di Asti. 499 è la registrazione video del primo atto di Stop Making Sense, performance che presenterò a Spazio Kor il prossimo 4 febbraio. Un altro tentativo di disidentificazione dal senso che noi diamo alle cose e che prende le distanze da una società dove tutto diventa sempre più misurabile e calcolabile.

Un sentito grazie alle favolose amiche che mi aiuteranno in questo progetto: Beatrice Bordino, Daniela Fiorilli, Ginevra Gemmi

Outfit: Kimono Guen (Daniela Fiorilli)

An itinerant action around the city of Asti, that takes shape at the same time it is performed. 499 is part of Stop Making Sense, performance wich I will present at Spazio Kor on February 4th. Another attempt of disidentification from the meaning we give to things and take distances from a society where everything becomes increasingly measurable and calculable.

Special thanks to the fabulous friends who will help me with this project: Beatrice Bordino, Daniela Fiorilli, Ginevra Gemmi

Outfit: Kimono Guen (Daniela Fiorilli)

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STAY
Sep
18
6:00 PM18:00

STAY

  • Sunday, September 18, 2022
  • 6:00 PM 8:00 PM 18:00 20:00
  • Orto del Malcantone (map)
  • Google Calendar ICS

Katia Giuliani

STAY intervento permanente di arte pubblica e workshop

Orto del Malcantone - Firenze

Gli alchimisti non sono mai riusciti a trasformare nessun metallo in oro, ma questa trasformazione è stata ed è una metafora del lungo viaggio che un essere umano dovrebbe compiere per raggiungere la conoscenza, la consapevolezza e la purezza spirituale. Da qui nasce Stay, un progetto che vede protagonista una vecchia e comune panchina cittadina trasformata in oggetto prezioso al fine di esaltarne la sua primaria funzione, quella della pausa e della sosta. Stay è un invito alla contemplazione, un appello a fermarsi, a stare ed a restare per riconnettersi con il nostro essere e con tutto ciò che ci circonda. In un mondo perennemente in tumulto, niente è più urgente che imparare a stare fermi e in quiete.

“Can you STAY?” workshop

1 persona alla volta

durata 10 minuti

  • Partecipazione gratuita. Prenotazione consigliata: ilvivaiodelmalcantone@gmail.com

Un invito a coltivare la totale assenza di scopo, permettere al corpo e alla coscienza di prendersi 15 minuti di totale riposo per praticare il non fare niente. Nessuno sforzo, nessuna azione, semplicemente fermarsi.

ENG

Katia Giuliani

STAY public art intervention and workshop

Orto del Malcantone - Florence

Alchemists have never been able to transform any metal into gold, but this transformation has been and is a metaphor for the long journey a human being would have to take to achieve knowledge, awareness and spiritual purity. From this was born Stay, a project that sees as a protagonist, an old and common city bench transformed into a precious object in order to enhance its primary function, that of pause and rest. Stay is an invitation to contemplation, an appeal to stop, to stay, in order to reconnect with our being and with everything that surrounds us. In a world perpetually in turmoil, nothing is more urgent than learning to be still and still.

"Can you STAY?" workshop

1 person at a time

duration 10 minutes

  • Partecipation is free. Reservation is recommended: ilvivaviodelmalcantone@gmail.com

An invitation to cultivate total absence of purpose, to allow the body and consciousness to take 15 minutes of total rest to practice doing nothing. No effort, no action, just stop.

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Quick solutions to avoid Madness
Sep
3
5:00 PM17:00

Quick solutions to avoid Madness

  • Saturday, September 3, 2022
  • 5:00 PM 11:59 PM 17:00 23:59
  • Villa Romana (map)
  • Google Calendar ICS

Katia Giuliani

Quick solutions to avoid Madness

(Soluzioni rapide per evitare la follia)

2018 - 2022

Gestire e far fronte ai nostri limiti nella vita di tutti i giorni, nella sfera personale, nelle relazioni; quotidianamente ci troviamo ad affrontare il mondo e soprattutto noi stessi. Quick solutions to avoid Madness è una serie di short video registrati in diretta e poi editati, dei miei personali metodi di ‘pronto soccorso’, tecniche che all’occorrenza metto a punto in pochi minuti con l’urgenza di migliorare velocemente la mia condizione fisica e mentale per affrontare un evento scomodo. Esercizi rapidi, atti magici volti a rompere i miei schemi mentali per trasformare rabbia, delusione, tristezza, ossessione e disappunto in riconciliazione, perdono, accettazione.

ENG

Manage our limits in everyday life, in the personal sphere, in relationships; every day we face the world and above all ourselves. Quick solutions to avoid Madness is a series of short self-videos of my personal 'first aid' methods, techniques that when necessary, I develop in a few minutes with the urgency to quickly improve my mental and physical condition, to deal with an uncomfortable event. Quick exercises, magical acts aimed at breaking my mental patterns to transform anger, disappointment, sadness, obsession and into reconciliation, forgiveness, acceptance.

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Stop Making Sense | 60 minutes of nonsense
Oct
23
5:30 PM17:30

Stop Making Sense | 60 minutes of nonsense

  • Saturday, October 23, 2021
  • 5:30 PM 6:30 PM 17:30 18:30
  • FAF (map)
  • Google Calendar ICS

STOP MAKING SENSE | 60 minutes of nonsense | 3 acts

all’interno del programma OFF del Festival L’Eredità Delle Donne

Il vuoto di senso è una malattia che dilaga incontrollabile nella nostra società. Ogni volta che abbiamo a che fare con un accadimento, ci perdiamo nel cercare giustificazioni, contenuti, principi; desideriamo restare attaccati a ciò che per noi ha valore e soffriamo quando l'inevitabile processo di cambiamento della vita ce ne separa. Stop Making Sense è un tentativo di guarigione, un appello che l’artista rivolge a se stessa e allo spettatore, un invito allo stato di presenza tradotto in una successione di atti senza senso, senza un motivo, senza un perché, senza uno scopo, a parte quello dove non vi è nulla da raggiungere o da realizzare.

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Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza - video
Oct
22
to Oct 24

Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza - video

  • Fri, Oct 22, 2021 6:30 PM 18:30 Sun, Oct 24, 2021 10:00 PM 22:00
  • Serre Torrigiani (map)
  • Google Calendar ICS

Venerdì 22 ottobre H18.30-22.00 e Domenica 24 ottobre H12.00-22.00

Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza - video della performance presentata a Santarcangelo Festival 2020 | Produzione Santarcangelo Festival 2020

all’interno del programma OFF del Festival L’Eredità Delle Donne “L’Arte Regina”

Il Coronavirus ha imposto un cambiamento dello spazio prossemico in ogni tipo di relazione, mettendo a repentaglio il grande gioco della seduzione. Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza nasce in pieno lockdown da questo limite. Reinventare nuovi modi di approccio, di tenerezze e di dialogo interponendo la distanza di sicurezza. Utilizzando delle singolari estensioni, coinvolgo lo spettatore in una relazione intima approcciandomi a lui con sottili protesi naturali per accarezzare, amare o trasmettere sentimenti più caustici e provocatori. Tutto a distanza di 1 metro.

*

Coronavirus has imposed a change in the proxemic space in every type of relationship, but above all it has put the great game of seduction in jeopardy. Reinventing new ways of approach, exchange of love, tenderness and dialogue by interposing the "safety distance" from possible contagion. Using the singular extensions that arise from the fingers of both hands by means of special gloves, I involved the viewer in an intimate relationship, but at a distance, with long, thin natural prostheses, to caress, love or even convey more caustic and provocative feelings. All at a distance of 1 meter.

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Pratiche di Contatto Amoroso a distanza
Jul
15
to Jul 16

Pratiche di Contatto Amoroso a distanza

  • Wed, Jul 15, 2020 3:30 PM 15:30 Thu, Jul 16, 2020 8:00 PM 20:00
  • Santarcangelo Festival 2050 (map)
  • Google Calendar ICS

performance partecipativa per uno spettatore

un progetto di Katia Giuliani
con Katia Giuliani

15 e 16 luglio H15.30-17.30 | 18.00 - 20.00
Durata: 10 minuti per ogni spettatore

Il Coronavirus ha imposto un cambiamento dello spazio prossemico in ogni tipo di relazione, mettendo a repentaglio il grande gioco della seduzione. Nel corteggiamento, il bacio, primo passo verso il contatto intimo, è divenuto off-limits e probabilmente dovrà farsi attendere per cedere il posto a un lento e romantico corteggiamento. Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza nasce in pieno lockdown da questo limite. Reinventare nuovi modi di approccio, di tenerezze e di dialogo interponendo la distanza di sicurezza. Utilizzando delle singolari estensioni, coinvolgo lo spettatore in una relazione intima approcciandomi a lui con sottili protesi naturali per accarezzare, amare o trasmettere sentimenti più caustici e provocatori. Tutto a distanza di 1 metro.

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Coronavirus has imposed a change in the proxemic space in every type of relationship, but above all it has put the great game of seduction in jeopardy. In courtship, kissing, the first symbolic step towards intimate contact, has practically become off-limits and a slow, romantic courtship will probably have to wait at a safe distance from the terrible droplet. Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza arises during the lockdown from this limit. Reinventing new ways of approach, exchange of love, tenderness and dialogue by interposing the "safety distance" from possible contagion. Using the singular extensions that arise from the fingers of both hands by means of special gloves, I involved the viewer in an intimate relationship, but at a distance, with long, thin natural prostheses, to caress, love or even convey more caustic and provocative feelings. All at a distance of 1 meter.

Hands Outfit in collaborazione con Frau Leman
Assistente di scena: Stephanie Lehmann
Un ringraziamento speciale a Mazzanti Piume (Firenze)

Produzione: Santarcangelo Festival 2050 (Prima Assoluta)


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The Walk
Sep
27
8:00 PM20:00

The Walk

  • Friday, September 27, 2019
  • 8:00 PM 11:00 PM 20:00 23:00
  • Teatro Magnolfi (map)
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(2 entrances: H20 and H21.30)

Perfomance / Time: 3 hours

Project: Katia Giuliani / Performer: Katia Giuliani

Outfit: Deamatris / Special thanks to Marianne Kronholm

A reappropriation of time and space, of slowness, of gaze, of physicality. Searching reconnections. In The Walk I engage in a journey trought a large, empty corridor. A journey that I trace as it is consumed, with its rhythms, its urgencies, the pauses, the silences, the repetitions, the expectations. A walk to take moment by moment and without any destination, but with the intent to explore, myself and everything around me. I haven't lost anything, everything is here, everything comes back.

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Riappropriarsi del tempo e dello spazio, della lentezza, dello sguardo, della fisicità. Cercare riconnessioni. In The Walk mi impegno in un viaggio attraverso un lungo corridoio completamente vuoto. Un viaggio che traccio mano a mano che viene consumato, con i suoi ritmi, le sue urgenze, le pause, i silenzi, le ripetizioni, le attese. Una passeggiata da compiere attimo dopo attimo e senza alcuna destinazione, se non l’intento di esplorare me stessa e tutto ciò che mi circonda. Non ho perso niente, tutto è qui, tutto torna.

production: Contemporanea Festival; Teatro Metastasio

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Do U care...?
Mar
21
to Mar 24

Do U care...?

  • Thu, Mar 21, 2019 10:00 AM 10:00 Sun, Mar 24, 2019 11:00 AM 11:00
  • Recò - Festival sull'Economia Circolare / Consorzio Santa Trinita (map)
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Project: Katia Giuliani

with Katia Giuliani and Paolo Mereu

Time: 77 hours non-stop live performance

Do U care ...? conceived and developed in a completely empty former commercial center in the center of Prato where Katia Giuliani and Paolo Mereu will live day and night throughout the festival. They will be under observation of the public 24 hours a day, through the three shop windows facing the street and they will also be live on web cam and Instagram (kgiuliani), Do U care ...? arises as an explicit question, a request that the two artists directly address to the viewer, since they will need, right from the beginning, help to feed themselves and to help them create a warm and homely environment for 77 hours. Following the rules of eco-sustainability, central theme of the festival, and starting from the most essential things, such as the bed they will sleep on, clothes and food, the bystanders will be invited to give or lend what they deem necessary to help the two performers "build" their home. A test of endurance for Giuliani and Mereu who will share the experience without any certainty about "how" but also creating a social challenge: how much and in which way and are we willing to "give"?

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Do U care…? nasce e si sviluppa in un ex esercizio commerciale completamente vuoto, nel centro di Prato dove Katia Giuliani e Paolo Mereu vivranno giorno e notte durante tutto il periodo del festival. Sotto osservazione del pubblico 24H su 24 attraverso le tre vetrine che si affacciano direttamente sulla strada, web cam e live su Instagram (kgiuliani), Do U care…? si pone come una domanda esplicita, una richiesta che i due artisti rivolgono direttamente allo spettatore, poiché fin dal loro arrivo, necessiteranno proprio del suo aiuto per vestirsi, cibarsi e rendere vivibile ed ospitale quello che sarà il loro alloggio per 77 ore. Secondo i dettami dell’ecosostenibilità -tema centrale del festival- e a partire dalle cose più essenziali, come il letto per dormire, gli abiti e il cibo, gli astanti saranno quindi invitati a rifornire i due performer regalando o prestando quello che riterranno necessario per aiutarli a “costruire” la loro dimora. Una prova di resistenza per Giuliani e Mereu che condivideranno l’esperienza senza alcuna certezza sul “come” ma anche una sfida sociale: quanto in che maniera siamo disposti a “dare”?

Production: Recò Festival; Teatro Metastasio

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Crash! #2 - Atto finale
Nov
23
to Nov 30

Crash! #2 - Atto finale

  • Fri, Nov 23, 2018 8:00 PM 20:00 Fri, Nov 30, 2018 10:30 PM 22:30
  • Galeria LB (map)
  • Google Calendar ICS

Performance / durata 20 minuti

costume di scena: Andrea Sicuro

Video: Lynn Kroll

Qualche anno fa in Crash! Katia Giuliani invitava e accompagnava il pubblico a compiere un’atto rituale all’interno di uno spazio intimo e personale, che si concludeva con la distruzione di oggetti, per mezzo di una mazza da baseball. Questa volta, per la galleria L&B, l’artista partecipa in prima persona all’azione e all’intera pratica esperenziale come unica protagonista. “Da quando Cecilia Lobel mi ha proposto di eseguire Crash! nella sua galleria, ho iniziato a trascrivere in una sorta di diario ogni stato d’animo che inducesse la mia mente ad un malessere. Crash! #2 - Atto finale, è un gesto potente e incisivo, un processo catartico che attraverso l’azione simbolica tratta di invalidare tali emozioni”.
La performance verrà eseguita in uno spazio privato della galleria dove il pubblico vi potrà assistere in presa diretta e in replica video nei giorni successivi.

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Performance / duration 20 minutes

outfit: Andrea Sicuro

Video: Lynn Kroll

A few years ago in Crash! Katia Giuliani invited and accompanied the audience to perform a ritual act within an intimate and personal space, which ended with the destruction of objects, by means of a baseball bat.
This time, for the L&B gallery, the artist participates personally in the action and in the whole experimental practice as the only main character. "Since Cecilia Lobel has proposed me to do Crash! in her gallery, in a sort of diary I began to write down every mood that would induce my mind to a uneasiness. Crash! # 2 - Final act, is a powerful and incisive gesture, a cathartic process that through the symbolic action attempts to invalidate such emotions ". The performance will be held in a private space of the gallery where the public will be able to watch. The action will be rerun in the ensuing days.

 

 

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Stop Making Sense
Jul
12
to Jul 13

Stop Making Sense

  • Thu, Jul 12, 2018 11:00 AM 11:00 Fri, Jul 13, 2018 8:00 PM 20:00
  • Kaldarte (map)
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Stop Making Sense - acts of nonsense

in collaboration with Xavi Muñoz

In our society there is an uncontrollable disease that seems to be more serious than many others: the void of meaning.

Everytime there is an event, we get lost trying to create justifications, content, and values. This morbid attachment to meaning, sometimes takes on symptoms of depression, often leading to non-acceptance of the essential impermanence of all things. On the contrary, we want to remain attached to what has value for us, and we often suffer when the inevitable process of life separates us from those things which we value.

Stop Making Sense is a call that the artist makes to herself, a sort of self invitation to the present moment, which results in a series of actions performed directly in public places, in some crucial points of a town. A succession of acts with no sense, with no reason, with no purpose, apart from the one where there is nothing to attain or realize.

__________________

Nella nostra società dilaga incontrollabile una malattia che sembra mietere vittime più di ogni altra: il vuoto di senso. Ogni volta che abbiamo a che fare con un accadimento, ci perdiamo nel cercare giustificazioni, contenuti, valori. Questo attaccamento morboso ai significati, che talvolta prende i sintomi della depressione, male accetta l'imprescindibile impermanenza delle cose, al contrario, desideriamo restare attaccati a ciò che per noi ha valore, e soffriamo quando l'inevitabile processo di cambiamento della vita ce ne separa. Stop Making Sense è un appello che l'artista rivolge a se stessa, una sorta di auto invito allo stato di presenza, che si traduce in una serie di azioni eseguite direttamente nei luoghi pubblici, nei punti nevralgici di una città. Una successione di atti senza senso, senza un motivo, senza un perché, senza uno scopo, a parte quello dove non vi è nulla da raggiungere o da realizzare.

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Can You Hear Me?
Jul
9
to Jul 11

Can You Hear Me?

  • Mon, Jul 9, 2018 11:00 AM 11:00 Wed, Jul 11, 2018 8:00 PM 20:00
  • Kaldarte (map)
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Can You Hear Me?

Action / Urban installation

in collaboration with Xavi Muñoz

A stimulating, almost liberating act  expressed through text, much like a mute megaphone provoking discussion about the manias and obsessions  of our time. Contemporary, complex and somewhat intimate topics are expressed in a single word and printed as large posters. These outcries, posted throughout the urban space, become part of the city landscape. A cathartic act that aims to creep into the urban fabric, altering conventional perceptions and giving voice to our most intimate worries.

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Una provocazione, quasi un atto liberatorio che si esprime attraverso il testo scritto, come un megafono muto che incita al confronto su smanie e ossessioni, proprie del nostro tempo. Argomenti intimi e complessi, compressi in ununica parola, stampata a lettere cubitali su enormi manifesti stradali posti in vari luoghi della città. Un'azione che si insinua prepotentemente nel tessuto cittadino, ribaltandone l'usuale percezione visiva per dare voce alle più intime inquietudini.


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